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Ecco cosa prevede il recovery plan approvato dal governo

Premesso che:

al piano dell’unione europea manca il via libera finanziario di tutti i paesi Ue; manca inoltre la realizzazione delle seguenti riforme: Pubblica amministrazione, Giustizia, Semplificazioni, Concorrenza e Fisco.

Sono inoltre previste queste prossime scadenze: 

  • 30/04/2021 Termine (flessibile) per l’invio del recovery plan
  • 30/06/2021 Termine per l’approvazione dei piani da parte della Commissione Ue
  • 31/07/2021 Termine per l’approvazione dei piani da parte del Consiglio Ue

  Quello che (superato il voto in parlamento) sarà approvato, Mercoledì o più probabilmente giovedì in Consiglio dei ministri, resta una dichiarazione di intenti, che deve prima passare attraverso altre approvazioni e poi superare l’ostacolo delle riforme, insomma chi vivrà , vedrà.

Incrementato di 30,6 miliardi con scostamento pluriennale di bilancio

Arrivato Lunedì 26 aprile al Parlamento, revisionato in alcune parti, (rispetto a quello abbozzato dal Conte bis); il nuovo recovery plan italiano prevede 191,5 miliardi di euro finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, strumento chiave del Next Generation Eu; inoltre ulteriori 30,6 miliardi, come parte di un fondo complementare, finanziato con lo scostamento pluriennale di bilancio, approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.

Secondo il governo, il piano prevede anche un ambizioso programma di riforme, per facilitare la sua attuazione e contribuire alla modernizzazione del Paese e all’attrazione degli investimenti. Dalla riforma della Pubblica Amministrazione, per affrontare l’assenza di ricambio generazionale, lo scarso investimento sul capitale umano e la bassa digitalizzazione; inoltre a quella della giustizia, per intervenire sull’eccessiva durata dei processi e ridurre il forte peso degli arretrati giudiziari.,

Secondo il governo vanno al Sud il 40% degli investimenti

Il recovery plan destina infatti 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi; miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota del 40%. (da notare però che, una buona parte dei fondi, proviene dal FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE (FSC); Fondo che nel 2014-2020 ammontava a circa 69 miliardi di euro di dotazione complessiva, diventati ,quelli ipotizzati, circa 80 per il 2021-2027 ).

Movimento CittadiniNelCuore

 

In particolare:

  • Gli investimenti nelle infrastrutture e nella mobilità sostenibile sono pari a 14,5 miliardi (il 53% del totale) e intervengono sull’alta velocità, sul sistema portuale e sulla viabilità nell’Italia interna.
  • 8,8 miliardi per interventi di inclusione e coesione (39% del totale)
  • 14,6 miliardi per misure nell’istruzione e la ricerca (46%): questi includono la creazione di nuovi asili, un incremento delle infrastrutture sociali, e politiche per il lavoro.

Ci si aspetta, quindi, che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base; inoltre che, nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali.

Ecco il riassunto dei sei punti previsti dal recovery plan approvato dal governo

(Photo by Sean Gallup/Getty Images)

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